Divālī o Dīpāvalī è una delle maggiori e più sentite festività in India: celebrata non solo dagli hindū, ma anche da seguaci di Jina, Sick e Buddhisti. Si tratta di giornate ricche di celebrazioni sia collettive che intime, dove la popolazione rende omaggio a tante divinità in modi diversi: si alternano danze, fuochi d’artificio, puje e celebrazioni di vario tipo in base alla regione indiana.
Il nome Dīpāvalī deriva dalla lingua sanscrita e significa letteralmente “fila di luci”: per questo viene chiamata anche “festa delle luci”. Ci sono diverse leggende su questa festività ma tutte fanno capo a un unico simbolismo spirituale: la vittoria del bene sul male, la vittoria della luce sull’oscurità, la vittoria della conoscenza sull’ignoranza.
In base al calendario lunare hindū, Divālī si festeggia tra metà ottobre e metà novembre. Quest’anno è celebrata tra il 29 ottobre e il 2 novembre 2024
Le mille e più tradizioni
La storia di Divālī è connessa a varie tradizioni, eventi religiosi, divinità e personalità hindū. Ci sono delle differenze tra nord, centro e sud dell’india, sia rispetto alle divinità venerate sia rispetto alle leggende che vengono ricordate.
Nel nord dell’India, Divālī è connesso al famoso poema epico Rāmāyana che narra le vicissitudini di Rāmā, principe ereditario di Ayodhya. Il principe, in seguito a un’antica promessa fatta dal padre che favoriva al trono suo fratello, venne destinato a un lungo esilio durante il quale, proprio nei giorni di Divālī, la sua amata sposa Sītā venne rapita dal potente demone Rāvaṇa.
Grazie all’aiuto del fratello Lakṣmaṇa e soprattutto del dio scimmia Hanumān, con il suo coraggioso ed epico balzo dalla terra ferma all’isola dove la donna si trovava prigioniera (l’attuale Sri-Lanka), Rāmā riesce a liberare l’amata e a insediarsi sul trono.
Le decisioni di Rāmā, una volta re, furono sempre in perfetta sintonia con il proprio dharma (dovere) e la festa di Divālī ha la funzione di incoraggiare le persone a restare fedeli ciascuno al proprio dharma nella vita quotidiana.
Nel sud dell’India, Dīpāvalī, è connessa alla figura di Kṛṣṇa. Durante il periodo di Dvāpara yuga (la terza delle quattro ere di evoluzione del mondo) Kṛṣṇa, avatāra di Viṣṇu, uccise il demone Narakasura, un malvagio re, e liberò 16.000 ragazze che teneva prigioniere. Anche in questo caso, Divālī celebra il trionfo del bene sul male.
Molti hindū associano la festa di Divālī alla dea Lakṣmī, dea dell’abbondanza e della prosperità, moglie di Viṣṇu. Il primo giorno di festeggiamenti viene celebrata la nascita di Lakṣmī che esce incantevole dai flutti e dalle spume scintillanti dell’oceano cosmico durante la lotta eterna tra i deva (dei) e gli āsura (demoni).
Nell’enorme pantheon di divinità, durante Divālī, gli hindū sono soliti rendere omaggio anche al dio Gaṇeśa, colui che rimuove gli ostacoli dal cammino, nonché alla dea Sarasvatī, dea della conoscenza, dello studio e delle arti e probabilmente a tantissime altre divinità.
Cinque giorni di celebrazioni
Di solito i festeggiamenti si articolano in cinque giornate, ma in alcune parti dell’India possono durare anche di più. In questo periodo si susseguono rituali e celebrazioni collegate a tutte le divinità sopra indicate.
Il primo giorno: Dhanteras segna l’inizio dei festeggiamenti. Si venera Lakṣmī, dea dell’abbondanza. Le persone sono solite pulire da cima a fondo la casa, in modo da accogliere la divinità. Vengono accese le tipiche candele indiane a olio ed esposti gioielli e altri oggetti in oro.
Il secondo giorno: Naraka Chaturdashi o Choti Divālī, si onora Kṛṣna che sconfigge il male impersonato dal demone Narakasura. Le persone continuano a dedicarsi all’ambiente non solo attraverso la pulizia, ma anche decorandolo con abbellimenti di vario genere.
Il terzo giorno: Divālī è il più importante, le famiglie si riuniscono per scambiarsi doni, banchettare con dolci tipici e offrire una puja alla dea Lakṣmī.
Il quarto giorno: Govardhan Puja, si rende grazie a Kṛṣna per aver salvato la popolazione da una forte pioggia torrenziale scatenata dalla rabbia del dio Indra. Alcune persone offrono in dono una montagna di cibo a Kṛṣna.
Il quinto giorno: Bhai Dooj, l’ultimo, si celebra il rapporto tra fratelli e sorelle in onore del legame tra Yama e sua sorella Yami.
Fonti
UK Wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/D%C4%ABp%C4%81val%C4%AB
CNN Travel:https://edition.cnn.com/travel/diwali-festival-of-lights-explained-cec/index.html#:~:text=Diwali%20comes%20from%20the%20Sanskrit,themes%20of%20justice%20and%20liberation.
Industantimes:https://www.hindustantimes.com/lifestyle/festivals/diwali-2024-calendar-when-is-deepawali-what-are-the-5-days-of-the-festival-of-lights-from-dhanteras-to-bhai-dooj-101729058397944.html
G.Boccali, C, Pieruccini, Induismo, Electa, Milano 2008